In questi giorni si sta parlando moltissimo del tema delle sostanze stupefacenti in generale,abbiamo visto come la consulta abbia bocciato,a distanza di 8 anni, e dopo solo 25000 detenuti,la legge Fini-Giovanardi,legge che fu approvata in modo illegale e anticostituzionale.

Questa legge inaspriva le sanzioni relative alle condotte di produzione,traffico,detenzione illecita e uso di sostanze stupefacenti e psicotrope abolendo ogni distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti.

 

 

 

Pochi giorni fa, abbiamo assistito alla cancellazione di questa legge, abbiamo letto notizie di grandi cittá italiane disposte a legalizzare, o almeno a regolamentare il negozio del cannabis, ci sono vari modelli che son stati presi in considerazione, il modello uruguayo, il modello della repubblica ceca, e il modello degli stati uniti.

 

Sembra che a Rovigo si stia selezionando il cannabis per il modello uruguayo, negli Stati Uniti, sembra che abbiano un modello autonomo,con una I.V.A. Del 25%, mentre, in repubblica ceca, si permette la vendita del cannabis medico e dei suoi derivati, sempre e quando il paziente, presenti una prescrizione medica, e si pensa anche di dare permessi a piccoli coltivatori locali per promuovere e favorire l'autoproduzione (cosa che in rep.ceca giá era legale, ma con la nuova legge, sará possibile anche cedere determinate quantitá a cambio di denaro...)

 

 

come si traduce questo in termini socio-economici e medici??

Socialmente,a parte restituire la libertá a 10000 persone,e probabilmente anche di piú,permette all'usuario della cannabis vivere con piú tranquillitá,senza piú il timore di perdere patente,passaporto,e le spese che devono affrontare per recuperare gli stessi.

A livello economico,l'usuario medio di cannabis,in italia,quasi sicuramente preferisce pagare una tassa per coltivare legalmente anzichè pagare la fortuna che gli si presentava per recuperare i suoi documenti e la sua libertá(avvocati,esami medici vari...),potrebbe essere interessante,per parte dello stato,tassare il cannabis come con l'alcol e il tabacco,magari,senza arrivare a un 25% come negli stati uniti.

Senza calcolare la spesa che produce mantenere 10000 persone nelle carceri nazionali per azioni che vanno incontro a queste leggi proibizioniste.

 

 

Sempre a livello economico,sarebbbe un gran risparmio per le USL regionali permettere ai pazienti, la coltivazione e produzione dei suoi medicamenti, anzichè usare fondi pubblici per sostanze che provocano gli stessi effetti primari del cannabis.

O permette il risparmio all'usuario diretto,ricordiamo che in italia,per 3 grami di cannabis medicinale,si possono spendere intorno ai 121€ cosa che nel mercato nero, sempre in italia, con 20-30€ si ottiene la stessa quantitá.

Crediamo che,visto le realtá di altri paesi,un possibile prezzo medio,possa essere intorno ai 3€  per un grammo.

 

 

A livello medico, sarebbe un altro risparmio in tempi e risultati,cosa che tocca la sfera sociale ed economica, sembrerebbe che questa pianta sia utile per parecchie patologie (glaucoma, sintomi aids, trattamento di tumori vari, trattamento di sintomi di malattie croniche...), a parte poter risanare zone inquinate con metalli pesanti, e come sappiamo, il nostro stivale, è stato contaminato da nord (amianto, smog, rifiuti...) passando per il centro (centrali nucleari che rilasciano quantitá d'acqua contaminata, rifiuti, polveri sottili, ozono...) arrivando fino al sud  (“terra dei fuochi” diossina, polveri sottili, ozono, metalli pesanti, rifiuti...) potremmo quasi parlare di una possibile rivoluzione cannabica, e ricordiamo, come l'italia, fu la seconda esportatora di canapa a livello mondiale!!

Morale della favola,tanti usi ha questa pianta,e ora ci troviamo con 10000 persone in piú per riprovare un referendum e cercare di far capire ai nostri governanti, che con la legalizzazione o, almeno, la regolarizzazione di questa pianta, avrebbero,a parte che un consenso maggiore da parte del popolo, avrebbero un'altra fonte d'ingresso, che ben usato, potrebbe migliorare il paese, e se usato malamente, per lo meno, darebbe tranquillitá alle persone.

 

Fatevi 2 conti e pensateci se conviene difendere una sostanza giá legale che provoca dipendenza e morti, anzichè difendere una sostanza che ancora non è legale proprio perchè non da morti ne dipendeza.